Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
Il passaggio generazionale di una collezione è un processo delicato e complesso. Analizziamo insieme le modalità di successione delle opere d’arte.
L’arte è la passione di una vita, la ricerca del bello e della perfezione in tutte le sue forme. Una collezione di opere d’arte è prima di tutto un lungo percorso di crescita, di formazione.
Ma l’arte è anche un investimento, è visione di lungo periodo. Rappresenta un’ottima strategia di cura del patrimonio e di creazione di valore per le generazioni future. Per questo i servizi di Art Advisory offerti da società specializzate stanno registrando negli ultimi anni una crescita importante.
Ma la successione testamentaria delle opere d’arte può presentare problematiche. Gli eredi, per esempio, possono rivelarsi impreparati a gestire in maniera efficace una collezione. Il rischio è quindi la frammentazione del patrimonio e la sua perdita di valore.
È quindi importante individuare le forme giuridiche più idonee alla gestione del patrimonio. In Italia, gli strumenti più utilizzati per il passaggio generazionale delle opere d’arte sono il trust e la fondazione.
Successione delle opere d’arte
Attraverso il trust, il disponente può conferire l’intera collezione a un trustee esperto in materia, con l’obiettivo di mantenere la coerenza degli asset, acquistare nuove opere e valorizzare la collezione con mostre e collaborazioni con musei. In questa prospettiva il trust è uno strumento molto interessante, perché garantisce la continuità del patrimonio artistico all’interno della famiglia e lo mette al riparo da aggressioni esterne.
La fondazione è invece un istituto privo di finalità commerciali e con obiettivi di pubblica utilità. La sua creazione può avvenire anche attraverso un testamento mediante costituzione diretta o indiretta. La fondazione è senza dubbio uno degli strumenti preferiti dai collezionisti per assicurare continuità e valorizzazione del patrimonio, anche in una prospettiva esterna alla famiglia e alle generazioni successive.
Esulando dagli strumenti giuridici analizzati sopra, le opere d’arte concorrono a formare l’asse ereditario soggetto all’imposta di successione, come i beni immobili e gli strumenti finanziari. La principale esenzione dall’eredità tassabile riguarda i beni culturali, vale a dire le opere d’arte dichiarate di interesse storico e artistico dal Ministero dei Beni Culturali.
In questo caso, la collezione non è soggetta a imposta di successione, a patto che il vincolo sia precedente al decesso del proprietario e venga redatto l’inventario dei beni.
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