Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
Cos’è, come si crea, quali sono le caratteristiche e i vantaggi fiscali. Approfondiamo insieme il trust aziendale e le sue peculiarità.
Iniziamo da una definizione semplice ma efficace. Il trust è uno strumento giuridico di diritto anglosassone che permette la segregazione del patrimonio. Se volete sapere cosa è un trust, vi rimandiamo a questo articolo di introduzione al tema.
Si basa su quattro figure:
- Il disponente
- Il trustee, ovvero l’amministratore del trust
- I beneficiari
- Il guardiano
Il trust aziendale
Sono tante le caratteristiche del trust. In questo articolo approfondiamo le principali.
Il primo punto riguarda i beni che fanno parte del trust. Questi diventano parte integrante del patrimonio del trustee, ma costituiscono una massa separata e indipendente. Il patrimonio diventa quindi blindato, non può essere aggredito né dai creditori del disponente né da quelli dei beneficiari.
In questa prospettiva, il trust trova applicazione ideale per il passaggio generazionale in azienda. Con il termine trust aziendale si indica infatti il trasferimento dei beni aziendali dal disponente al trustee. Può avere come oggetto beni mobili, beni immobili e diritti.
Il trust aziendale è una modalità efficace per gestire al meglio il cambio della guardia all’interno delle famiglie imprenditoriali. Grazie alle sue caratteristiche, è la soluzione ottimale sia per suddividere il patrimonio tra i familiari sia per individuare chi prenderà in mano l’azienda alla scomparsa del disponente.
Ma il trust aziendale può avere un ruolo importante anche in quei casi in cui il passaggio alle nuove generazioni potrebbe essere difficile. Qualche esempio?
- Dissidi gravi all’interno della famiglia
- Matrimoni non graditi o fonti di tensione
- Cattive abitudini dei figli e dipendenze
- Conclamata incapacità di gestione
Un’altra casistica può riguardare imprenditori con più matrimoni alle spalle e figli con grandi differenze di età.
In tutti questi casi, l’imprenditore può intestare al trustee i beni oggetto del patrimonio, per fare in modo che vengano gestiti nel migliore dei modi evitando così la disintegrazione del patrimonio.
È quindi evidente quanto è importante il ruolo dell’amministratore/trustee per assicurare l’equilibrio tra le parti e individuare l’erede – o gli eredi – in grado di reggere l’azienda nel futuro.
Il trust aziendale è molto interessante anche dal punto di vista fiscale e gode di un regime vantaggioso. Se fatto in ottica di passaggio generazionale e presenta i requisiti del patto di famiglia, è esente dalle imposte di successione e donazione.
Per ottenere l’esenzione deve soddisfare tre regole principali:
- Il trust deve avere una durata non inferiore ai cinque anni
- I beneficiari devono essere i discendenti e/o il coniuge del disponente
- Il trustee deve proseguire l’attività di impresa per una durata non inferiore ai cinque anni
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