Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
Cos’è, come si costituisce, quali obiettivi persegue. Vediamo insieme le caratteristiche della fondazione e il suo ruolo nella gestione del patrimonio.
Il passaggio generazionale del proprio patrimonio è sempre un momento delicato e critico, di cui è necessario approfondire ogni aspetto ed eliminare le eventuali zone d’ombra.
Esistono diversi strumenti che è possibile utilizzare per un passaggio chiaro e corretto di quanto si è costruito e conservato lungo un’intera vita. Patto di famiglia, trust e società semplice sono solo alcuni di questi strumenti. Ai quali si aggiunge il particolare statuto della fondazione.
Analogamente al trust, grazie all’istituzione di una fondazione di famiglia è possibile regolamentare la successione e permettere una corretta gestione e sopravvivenza del patrimonio.
I beni del fondatore – o parte di essi – confluiscono in questa istituzione, che viene creata esclusivamente per il raggiungimento di un preciso scopo di pubblica utilità. Ciò significa che la fondazione nasce per occuparsi di temi come l’educazione, la religione, la cultura e la medicina.
Si pensi infatti a istituzioni molto note come come la Fondazione Giovanni Agnelli, attiva nei campi dell’istruzione e della formazione, e la Fondazione Umberto Veronesi, impegnata nella ricerca medica e nel sostegno alla ricerca.
In virtù di questa sua caratteristica, la sua finalità è senza scopo di lucro. Importante però ricordare come il passaggio dell’azienda a una fondazione rappresenti uno dei metodi disponibili per garantire la sopravvivenza del patrimonio al momento della successione.
Caratteristiche della fondazione
La fondazione “vive” del patrimonio del fondatore. Bisogna inoltre ricordare che la soglia minima di costituzione di un’istituzione simile è di 30.000 euro. Inoltre, nello statuto può essere specificata la durata illimitata.
La fondazione viene creata con con un atto unilaterale che non necessita di accettazione, realizzato da uno o più fondatori con due modalità:
- Atto tra vivi (inter vivos): si tratta di un atto pubblico alla presenza di un notaio
- Atto a causa di morte (mortis causa): il altri termini, il testamento. In questo caso, l’atto diventa effettivo al momento dell’apertura della successione
Fino al riconoscimento della personalità giuridica, l’atto è revocabile dal fondatore. Nel caso di testamento, l’atto è sempre revocabile dal testatore finché è in vita.
Nel caso in cui siano invece presenti dei creditori del fondatore, questi possono chiedere la revoca della fondazione o – in caso di testamento – richiedere la separazione dei beni.
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