Ultimo aggiornamento: 3 dicembre 2025
Criptovalute e successione: cosa sono e come si trasmettono
Le criptovalute sono beni immateriali con valore economico, detenuti in forma digitale e accessibili tramite strumenti crittografici (chiavi private, seed phrase). Come tali, rientrano a pieno titolo nell’eredità, secondo i principi generali del diritto successorio.
L’elemento critico non è la loro trasmissibilità a livello giuridico, ma la possibilità tecnica di accedere agli asset. Di seguito vi proponiamo una tabella riassuntiva per orientarvi su questo punto.
| Tipologia di wallet | Chi custodisce le chiavi | Accesso degli eredi | Criticità principali | Tempistiche |
|---|---|---|---|---|
| Exchange (custodial) | La piattaforma | Possibile tramite documentazione (certificato di morte, dichiarazione di successione) | Procedure variabili, possibile richiesta KYC eredi | 30–90 giorni |
| Wallet privato (non-custodial) | Solo il titolare | Possibile solo con seed phrase o chiave privata | Se mancano → asset irrecuperabile | Immediato (se chiavi presenti) |
| Hardware wallet | Dispositivo fisico | Accesso con PIN + seed phrase | Perdita del dispositivo o della seed = perdita totale | Immediato (se materiale disponibile) |
Criptovalute: cosa deve fare chi le eredita?
La gestione ereditaria degli asset digitali richiede un approccio strutturato, che unisca ricostruzione tecnica, valutazione patrimoniale e corretto inquadramento fiscale. Per questo, è utile seguire un percorso operativo chiaro, che consenta agli eredi di individuare gli asset, comprenderne la natura e portarli correttamente nella successione.
Di seguito i passaggi fondamentali.
1. Ricostruzione degli asset digitali
- Verificare movimenti bancari verso exchange
- Controllare dispositivi, app, email, password manager
- Individuare eventuali hardware wallet
2. Identificazione del tipo di wallet
- Exchange europeo?
- Wallet privato con seed phrase?
- Dispositivo fisico?
3. Valutazione patrimoniale
- Stimare il valore alla data del decesso
- Inserire gli asset nell’inventario ereditario
4. Adempimenti fiscali
- Verifica di eventuali imposte di successione
- Monitoraggio nel quadro RW
- Tassazione solo delle plusvalenze maturate dopo l’acquisizione da parte dell’erede
Successione e criptovalute: alcuni esempi pratici
La gestione successoria delle criptovalute può assumere configurazioni molto diverse a seconda degli strumenti utilizzati dal titolare. Per orientarsi è utile considerare alcuni scenari ricorrenti, che mostrano in modo concreto le principali implicazioni operative per gli eredi.
Scenario A — Exchange con KYC
Il titolare operava tramite un exchange europeo.
Gli eredi presentano la documentazione successoria.
→ Entro 90 giorni viene autorizzato il trasferimento degli asset.
Scenario B — Wallet privato senza seed phrase
Il defunto utilizzava MetaMask o un hardware wallet.
La seed phrase non è stata conservata o non è accessibile.
→ L’asset è tecnicamente irrecuperabile.
Scenario C — Gestione ibrida
Il patrimonio crypto è frammentato: una parte su exchange, una parte su wallet privati.
→ Gli eredi recuperano solo la quota custodial.
La parte non-custodial può andare perduta.
Un investitore deteneva 80.000 € in criptovalute suddivisi in tre strumenti:
- 35.000 € su un exchange regolamentato
- 25.000 € in un hardware wallet
- 20.000 € su MetaMask
Alla morte:
- la parte su exchange è stata trasferita regolarmente agli eredi;
- l’hardware wallet era inutilizzabile (seed phrase smarrita);
- MetaMask è stato recuperato tramite backup del browser.
Risultato: l’erede ha potuto ricostruire solo il 70% del patrimonio complessivo.
Lezione: la conservazione sicura della seed phrase è il vero nodo della pianificazione patrimoniale digitale.
Successione delle criptovalute: soluzioni concrete ed errori da evitare
Una corretta pianificazione patrimoniale riduce in modo significativo i rischi legati alla gestione degli asset digitali e favorisce un passaggio generazionale ordinato. Allo stesso tempo, conoscere gli errori più frequenti permette di adottare soluzioni più sicure ed efficaci.
A cosa porre attenzione? Ecco le best practice:
- Testamento digitale che non include le chiavi, ma definisce dove trovarle
- Wallet multisig, con più parti in possesso di porzioni della chiave
- Custodia professionale con provider regolamentati
- Istruzioni crittografate depositate presso notai o fiduciari
- Utilizzo della società semplice per la gestione patrimoniale, quando coerente con il quadro familiare
Non affidarsi a professionisti può condurre ad alcune leggerezze, ecco le principali:
- Conservare la seed phrase in luoghi accessibili o non protetti
- Inserire direttamente le chiavi nel testamento (rischio elevato)
- Trascurare la localizzazione degli asset digitali
- Demandare agli eredi la ricostruzione tecnica senza indicazioni
- Affidarsi solo all’exchange senza copia di sicurezza
La successione delle criptovalute richiede oggi competenze nuove, capaci di coniugare tecnica, tutela e visione patrimoniale. Comprendere il funzionamento degli strumenti e strutturare per tempo le informazioni necessarie permette di evitare dispersioni di valore e accompagnare gli eredi in un percorso più chiaro e ordinato.
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