Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
Caratteristiche, normativa, vantaggi e differenze tra i diversi Paesi. Oggi approfondiamo il tema del trust all’estero.
Come abbiamo già avuto modo di affrontare negli articoli precedenti, il trust è uno strumento giuridico molto importante per la gestione del patrimonio e della successione.
All’interno del trust possono confluire diverse tipologie di proprietà. Ed è importante istituirlo nei modi e nei luoghi che più si adattano alle nostre esigenze.
Perché potrebbe essere più conveniente istituire un trust internazionale?
Caratteristiche del trust all’estero
La normativa che disciplina il trust, infatti, cambia da Paese a Paese. Lo stesso vale per quanto riguarda le modalità di tassazione di un trust.
La legge italiana permette comunque di istituire un trust internazionale, purché le leggi del Paese scelto soddisfino i requisiti della nostra normativa.
L’istituzione di un trust nel Regno Unito, per esempio, offre diversi vantaggi rispetto all’Italia. Uno tra gli altri, l’operazione di avvio del trust può essere effettuata online, senza la presenza di un notaio.
Sempre nel Regno Unito sono notevoli anche i vantaggi fiscali. La possibilità di separare i beni del trust dal proprio patrimonio personale permette infatti di ottenere una riduzione dell’imposta di successione.
Inoltre, il trust angolosassone non è soggetto all’imposta sui redditi societari (a parte alcuni casi particolari) e non sono presenti imposte di registro, donazione o successione.
Anche la città stato di Singapore offre diversi agevolazioni fiscali per l’istituzione di un trust. Tra le altre, sia per il possessore dei beni che per il beneficiario, non è necessario essere residenti nel Paese in cui si stipula il trust. Questo genere di trust applicato da Singapore viene detto Qualifying Foreign Trust. Inoltre non è previsto il pagamento dell’imposta sui redditi designati.
Negli Stati Uniti, invece, le quattro tipologie “tradizionali” del trust (interposti, trasparenti, opachi e misti) sono ridotte a due – Grantor Trust e Non Grantor Trust – suddivise in due sottocategorie. I Non Grantor Trusts si dividono infatti in Simple non-grantor trust e Complex non-grantor trust. Dunque è assolutamente essenziale conoscere a fondo sia le norme italiane che quelle statunitensi che regolano il trust, soprattutto nell’ottica della dichiarazione dei redditi.
In questa prospettiva, è importante avere una visione chiara e completa delle caratteristiche e vantaggi del trust all’estero. In questo modo sarà possibile gestire al meglio il patrimonio anche e soprattutto in ottica di passaggio generazionale.
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