Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
In questo articolo parliamo delle caratteristiche, peculiarità e normative che disciplinano la successione dei terreni agricoli.
“Comprate terreni: non ne fabbricano più.” (Mark Twain)
Da sempre la terra è un bene prezioso. Nel corso dei secoli le società contadine hanno tramandato la terra e l’arte di coltivarla. Per questo la successione in agricoltura è una componente importante della cura del patrimonio.
Vediamo insieme come funziona la successione dei terreni agricoli
Iniziamo analizzando le caratteristiche del diritto agrario. Rispetto al regime ordinario di successione, il diritto agrario presenta differenze importanti che trovano origine nelle caratteristiche stesse di questo settore.
L’agricoltura è un segmento economico fondamentale e fragile, dove il tema del passaggio generazionale è anche e soprattutto legato alla necessità di assicurare la coltivazione della terra e la continuità aziendale.
Un esempio in questa direzione è l’articolo 49 della legge 203/1982, che rappresenta la normativa di riferimento per la successione dei terreni agricoli. In particolare, il comma I prevede che:
“In caso di morte del proprietario di fondi rustici condotti o coltivati direttamente da lui o dai suoi familiari, quelli tra gli eredi che, al momento dell’apertura della successione, risultino avere esercitato e continuino ad esercitare su tali fondi l’attività agricola in qualità di imprenditori a titolo principale ai sensi dell’art. 12 legge 9 maggio 1975, n. 153, o di coltivatori diretti, hanno diritto a continuare nella conduzione o coltivazione dei fondi stessi anche per le porzioni ricomprese nelle quote degli altri coeredi e sono considerati affittuari di esse. Il rapporto di affitto che così si instaura tra i coeredi è disciplinato dalle norme della presente legge, con inizio dalla data di apertura della successione”.
Si viene quindi a creare un rapporto di affitto agrario, definito il fatto che l’erede diventa affittuario dei fondi di proprietà per un periodo di 15 anni.
Per quanto riguarda il regime fiscale, i terreni non edificabili (agricoli) non vengono considerati parte dell’asse ereditario e sono quindi esclusi dall’imposta di successione.
Sono invece parte dell’asse ereditario i titoli PAC (Politica Agricola Comune). I PAC sono diritti riconosciuti a tutti gli agricoltori dell’Unione Europea, sono legati agli ettari di terra coltivata e permettono di accedere agli aiuti comunitari. Salvo specifiche disposizioni del testamento, i titoli PAC vengono distribuiti in misura uguali a tutti gli eredi.
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