Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
Norme, regolamenti e informazioni utili per gestire al meglio l’eredità di immobili all’estero. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Lo zio d’America è un grande classico della nostra cultura. Il parente partito dall’Italia per raggiungere terre lontane, dove ha fatto successo e costruito un patrimonio per le generazioni future.
Al di là del folklore, ereditare beni e immobili all’estero è certamente una fortuna, che deve però seguire un preciso iter di legge per evitare spiacevoli conseguenze.
Partiamo dai riferimenti normativi. Il Decreto Legislativo 346/1990 stabilisce che l’imposta di successione è dovuta in relazione a tutti i beni e i diritti oggetto di successione o donazione, anche se situati all’estero.
Un ulteriore tassello normativo è rappresentato dal Testo Unico sulle Successioni e Donazioni (TUSD). Il testo definisce che l’imposta di successione si applica a tutti i beni e diritti esistenti all’estero se il defunto, alla data del decesso, era residente fiscalmente in Italia.
La normativa sugli immobili all’estero
L’imposta di successione sugli immobili si applica sui soli beni e diritti esistenti nel territorio dello stato se il defunto, alla data del decesso, non risultava fiscalmente residente in Italia.
A livello europeo, inoltre, è presente un regolamento che equipara la legislazione di tutti gli stati membri. Il regolamento sancisce inoltre che la legge applicabile alla successione è quella di residenza del defunto.
La conclusione è semplice: a un cittadino residente in Italia si applica la legge italiana, a prescindere dalla mappa geografica del suo patrimonio.
Parlando di eredità e immobili all’estero, è importante comprendere il modo in cui si calcola l’imponibile.
Bisogna infatti:
- Calcolare la parte di imposta italiana relativa ai beni esteri
- Detrarre le imposte pagate all’estero per i beni in oggetto
- Pagare la differenza in Italia
Dal momento che le aliquote nel nostro paese sono più contenute rispetto all’estero, il saldo sarà sempre negativo.
Come abbiamo già trattato in questo articolo, infine, la dichiarazione di successione deve essere presentata alla sede dell’Agenzia delle Entrate relativa all’ultima residenza del defunto.
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