Ultimo aggiornamento: 21 ottobre 2024
La successione può comportare complessità che dipendono dalla complessità del patrimonio. Un esempio sono i beni non divisibili. Approfondiamo insieme il tema.
La gestione di un’eredità richiede attenzione e competenza professionale. È quindi importante sapere come amministrare nel migliore dei modi il patrimonio mobiliare e immobiliare.
Un caso particolare nel campo del patrimonio immobiliare riguarda gli immobili indivisibili, o non comodamente divisibili. Si tratta di beni la cui divisione fisica – quindi, a titolo di esempio, la costruzione di un muro – necessiterebbe di interventi dispendiosi, oppure tali interventi di divisione potrebbero compromettere la funzionalità o il valore dell’immobile, anche in considerazione dell’utilizzo che ne viene fatto.
Ma come gestire un immobile non divisibile, quando questo è stato ricevuto in eredità da più soggetti?
Beni non divisibili
L’articolo 720 del Codice Civile dispone che: “Se nell’eredità vi sono immobili non comodamente divisibili, o il cui frazionamento recherebbe pregiudizio alle ragioni della pubblica economia o dell’igiene, e la divisione dell’intera sostanza non può effettuarsi senza il loro frazionamento, essi devono preferibilmente essere compresi per intero, con addebito dell’eccedenza, nella porzione di uno dei coeredi aventi diritto alla quota maggiore, o anche nelle porzioni di più coeredi, se questi ne richiedono congiuntamente l’attribuzione. Se nessuno dei coeredi è a ciò disposto, si fa luogo alla vendita all’incanto.”
In sostanza, per evitare l’extrema ratio della vendita all’incanto, la soluzione preferibile è trovare un accordo tra le parti. Nel pratico, l’erede detentore della quota maggiore eredita l’immobile e distribuisce le quote agli altri eredi, oppure l’immobile viene venduto e il ricavato viene suddiviso tra gli eredi in base alle quote detenute.
Per concludere, è importante sottolineare come la norma sia inoltre applicabile ai beni mobili, alle aziende e ai beni assolutamente indivisibili, ovvero quelle particolari situazioni in cui, con una divisione, l’immobile perderebbe la propria destinazione e quindi cesserebbe di essere utilizzabile.
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