Ultimo aggiornamento: 21 maggio 2025
Il cambio della guardia in azienda è un momento delicato. Per quanto riguarda la successione nelle PMI, fusioni e acquisizioni possono ricoprire un ruolo strategico. Vediamo come.
Partiamo da qualche dato. Secondo l’Osservatorio AUB sulle aziende familiari italiane, circa il 20% delle imprese a carattere familiare dovrà affrontare la successione entro i prossimi cinque anni.
È un dato molto importante. Il tessuto produttivo del nostro Paese, come sappiamo, è composto principalmente da piccole e medie aziende. Sono strutture a conduzione familiare, dove al timone è ancora saldamente presente il fondatore.
In un momento storico di cambio della guardia, quindi, la successione nelle PMI è un tema di forte attualità. Ed è un argomento da affrontare nel migliore dei modi, con lucidità e per tempo.
Ma non sempre l’azienda rimane in mano alla famiglia. Esistono infatti situazioni dove il passaggio lineare non si può realizzare per diversi motivi. Qualche esempio?
- Gli eredi non sono interessati a gestire l’azienda o non ne sono capaci
- L’azienda può avere complessità difficili da analizzare da un punto di vista interno
- Il mercato, a sua volta, può spingere un’impresa verso direzioni diverse rispetto al passaggio di testimone
In questi casi entrano in gioco fusioni e acqusizioni – M&A, Mergers & Acqusitions – per la cessione dell’azienda in una prospettiva di successione.
Successione nelle PMI e M&A
Fusioni e acqusizioni possono rappresentare uno strumento strategico di crescita e sviluppo, anche in ottica di passaggio generazionale. Per dare un’idea dei numeri, secondo un report di KPMG nel 2024 sono state realizzate in Italia 1.369 operazioni di M&A per un controvalore di circa 73 miliardi di euro.
È importante ricordare che questa tipologia di operazioni non è immediata. Il processo di cambio della guardia deve essere supportato da professionisti del settore – consulenti finanziari, avvocati, commercialisti – in grado di seguire l’imprenditore lungo tutto il percorso.
Un’operazione di fusione o acquisizione si basa su una serie di step progressivi.
Il primo passo è rappresentato da una riflessione sul modello di business della società.
A questo segue un check-up dell’azienda, per pianificare il processo di cessione (o fusione) analizzando le potenzialità così come le criticità. Questo processo è conosciuto con il nome di Due Diligence ed è la fase più delicata dell’operazione.
In questa fase vengono definite le procedure di trasmissione dell’azienda e la strategia di successione a livello legale e fiscale, compresa l’analisi di eventuali patti parasociali o di successione tra gli eredi.
Un’ulteriore riflessione riguarda il potenziale ruolo degli eredi all’interno dell’azienda che verrà ceduta o incorporata.
La successione in azienda deve tenere conto dei fattori emozionali e di relazione. In tanti, tantissimi casi stiamo parlando di aziende familiari, fondate dall’imprenditore e cresciute grazie ai sacrifici e al duro lavoro. Gli aspetti psicologici devono essere sempre presi in considerazione, anche in un’ottica di definizione del processo di vendita.
In termini generali, questo processo deve sempre prevedere il supporto di professionisti del settore, che sapranno definire la corretta strategia sulla base di una rigorosa analisi dell’azienda e delle sue infinite peculiarità.
In questo modo è possibile assicurare un processo chiaro, snello e trasparente. A vantaggio di tutti.
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